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Fosfatazione statica e rotobarile

 

Sulla presente scheda sono definite le caratteristiche standard del processo di fosfatazione che Mi.Met. Snc offre ai propri Clienti e che saranno applicate in mancanza di altre richieste specifiche.

 

Trattamento: Fosfatazione
Fosfatazioni disponibili: Al manganese,allo zinco ed allo zinco-calcio
Norme di riferimento: UNI ISO 9717
Rivestimenti aggiuntivi al trattamento: Oliatura e passivazione
Dimensioni utili vasche di trattamento: 1000x500xh600 lavorazioni in rotobarili o in cestelli statici

 

fosfatazione al manganese
fosfatazione allo zinco e zinco-calcio


Metodi di applicazione

I rivestimenti di conversione fosfatica sono prodotti per immersione in bagni contenenti le soluzioni e con gitazione delle soluzioni stesse.
Durante la lavorazione il bagno si arricchisce di ferro per cui deposita sulla superficie uno strato misto di ferro/manganese o ferro/zinco.
La presenza di ferro, oltre ad influire sulla conversione chimica dello strato fosfatico, influisce anche sulla velocità d’attacco iniziale al metallo base e sulla germinazione dei cristalli.
L’attacco chimico al metallo base necessario per formare lo strato di conversione fosfatica si esercita in prevalenza sulle microasperità dela lavorazione meccanica in modo che sul materiale si ottiene, contemporaneamente al rivestimento, un miglior grado di finitura.

Spessore dello strato fosfatico

Non si può stabilire a priori un limite minimo o massimo per spessore e peso dello strato fosfatico in quanto gli stessi sono variabili in funzione:

  • del materiale costituente il pezzo e le sue condizioni superficiali
  • dei precedenti trattamenti meccanici e chimici
  • delle condizioni operative del processo di fosfatazione

Lo standard aziendale prevede uno spessore non inferiore a 3 micron e non superiore a 8 micron fatte salve le diverse prescrizioni del cliente.

LO SPESSORE SI DETERMINA CON IL METODO MAGNETICO SECONDO NORMA DI RIFERIMENTO UNI ISO 2178

Aspetto dello strato fosfatico

Lo strato fosfatico deve presentare un aspetto uniformemente vellutato di colore variabile dal grigio al nero.
Disuniformità di colore rilevate su uno stesso particolare entro i limiti sopra indicati non costituiscono causa di scarto.
Lo strato deve essere costituito da una struttura microcristallina approssimativamente prismatica a spigoli arrotondati, compatta, uniforme, esente da macchie, da zone non ricoperte, graffi, polvere, residui pulverulenti.
Variazioni minori nell’ aspetto del rivestimento fosfatico dovute e a irregolarità superficiali del metallo base o al contatto con i supporti durante il processo di fosfatazione sono comuni e non sono normalmente indicative di oscillazioni importanti della qualità.
Lo strato fosfatico, dopo l’ asportazione dell’ oliatura, non deve presentare pulviscolo giallo ocra (presenza di melme nel bagno di fosfatazione ).

Chiudi

 

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